Nell'arte dell'oreficeria la filigrana indica leggeri e finissimi lavori che imitano l'arabesco, composti con sottilissimi fili d'oro o d'argento, che presentano un'infinità di oggetti sotto diverse forme.
Con questa tecnica orafa vennero delle più antiche civiltà medio orientali. I canali moda e di costume... la storia insomma influì sulla diffusione e l'evoluzione tecnica della filigrana da principio nell'area mediterranea ed in oriente fino a divenire patrimonio del continente asiatico, europeo, africano e dell'america latina, con caratteristiche proprie delle varie scuole.
In Italia è già presente nell'oreficeria etrusca con stupende opere in granuli. Nell'oreficeria romana imperiale troviamo i primi gioielli ottenuti esclusivamente in filigrana a giorno, con l'esclusione della lamina di base. Le civiltà barbariche ed il gusto bizantino produssero nuovi capolavori, intorno al 1200, con il ritorno dei crociati la filigrana approdò in Genova ed in Venezia (opus veneticum).
Fu in Liguria che migliaia di famiglie si impegnarono nella produzione di filigrana tra la fine del '700 e l'inizio dell '800, ed i Genovesi erano celeberrimi in questo ramo dell'artigianato. Altri centri di lavorazione della filigrana in Italia furono Torino, la Val Sesia, Firenze, Cortina d'Ampezzo, Pescocostanzo, Scanno, Roma, Napoli, la Sardegna.